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Teatro di Guerra

Tecnica

Pastello su carta

Dimensioni

50x70 cm

Anno

2025

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Teatro di Guerra

Una nuova visione della carità


Teatro di guerra è la mia riflessione sugli orrori della guerra che ci raggiungono quotidianamente attraverso gli schermi dei nostri dispositivi. Quest'opera è liberamente ispirata a un capolavoro del maestro barocco Paolo Pagani,  Dio Padre fra due putti, ovvero la rappresentazione della Carità, custodito nella casa Museo di Castello, in Valsolda, che è il borgo che si vede sulle montagne a destra del sipario.


A differenza del quadro originale i putti sono cresciuti e diventano portatori di speranza e di una nuova carità trasformando l'orrore della guerra in una promessa per un futuro più luminoso, rappresentato dalla bellezza della valle in cui vivo, mentre il diavolo sbircia impaurito e allibito, riconoscendo che la guerra è opera esclusiva dell'uomo.


Appollaiato sul sipario, che raffigura Gaza bombardata, un gioco di forme tra una colomba e una bomba, richiamo al mio precedente dipinto Scambiatevi un segno di pace, ci ricorda quanto guerra e pace siano un loop costante della natura umana.


Teatro di Guerra è la speranza che le prossime generazioni rompano finalmente le catene della divisione e si avvicinino al mondo con una lungimiranza spesso assente in coloro che ci governano, ignari delle lezioni della storia.

Materiali


La realizzazione di quest'opera è stata possibile grazie all'impiego di materiali professionali di altissima qualità. La base è la carta Clairfontaine Pastelmat, scelta per la sua texture ideale. I colori sono stati stesi con pastelli morbidi e matite pastello di marchi leader come Sennelier, Blockx, Rembrandt, Faber-Castell Pitt e Stabilo Carbothello. Tutti i pigmenti sono di prima qualità e altamente resistenti alla luce, garantendo la fedeltà e la longevità dell'opera.

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